di Massimo Santamicone “Azael”
Non devi guardarmi
stupido cane
gira lontano vattene al fiume
quando tornano con la mitraglia
non devi annusarmi
vattene al fiume
Quando tornano con la mitraglia
vai a cercare
se proprio ti piace
ma vai da Domenico che sta a faccia in giù
vai da Angela e vai da Rosa
stammi lontano
stupido cane
Tu sei un cane
e non sai le cose
ma se mi guardi mi fai scoprire
tu non capisci e mi sbavi sul braccio
ma se mi sbavi mi fai ammazzare
Fai caldo a mia mamma
che non si muove
leccale il piede che è senza calze
ma non mi guardare ti prego cagnetto
Il braccio di mamma mi pesa sul petto
e se tu ti accucci come un gattino
non mi posso nemmeno girare
vai da Assunta che non si gira
e leccale il sangue secco dal viso
Io ho paura e non devo guardare
ma se sento i tuoi passi
e respiro più forte
vai da Matilde che non respira
con lei potrai stare senza fare rumore
Vai da Erasmo che è tutto infangato
tira via il fango
ma non farlo svegliare
io ho la mamma che mi copre la faccia
ma lui ha solo un albero e non si può riparare
E se giri tra i piccoli che dormono zitti
fai loro un segno, muovigli i piedi
tu che sei cane anche se abbai
se anche ritornano
ti lasciano stare
E vattene al bosco che è scuro e pauroso
cerca tra gli alberi col muso bagnato
lì ho i miei fratelli che non hanno paura
e se vedi che loro non parlano ancora
torna da me senza fare rumore
Stanotte fa freddo cane cattivo
ma io ho lo scialle che mi copre le braccia
e copre anche quelle della mia mamma
che non trema e sta ferma
e mi tiene la faccia
Se tu non mi guardi
e mi lasci star buona
ci riuscirò pure io a star ferma in silenzio
come la mamma e i grandi nel campo
Assunta, Angela, Errico e Maria
e tutto il paese che dorme nel buio
son tutti bravissimi e nessuno si muove
così quando tornano con la mitraglia
non sparano più e ci lasciano stare
Non so perché ci hanno fatti scoppiare
non so quegli spari, le urla e il rumore
ma ora dobbiamo soltanto star buoni
dobbiamo soltanto resistere ancora
E tu scappa cagnetto
vattene al fiume
che qui stiamo zitti
perché siamo bravi
scappa piano e non farti vedere
Domani se torni ti porto al paese
e dico alla mamma se ti posso tenere
ma ora ti prego non farmi scoprire
se tu te ne scappi io ti vengo a trovare
Tu scappa cagnetto
vattene al fiume
qui noi stiamo fermi, in silenzio, sull’erba
qui noi resistiamo
perché siamo buoni.
***
Il ventuno novembre del quarantatré, a Pietransieri, in Abruzzo, i tedeschi uccisero 128 persone che non avevano voluto abbandonare il paese. Si salvò solo una bambina di 7 anni, Virginia Macerelli, protetta da uno scialle e dal corpo morto della sua mamma.
[azael.es]
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Massimo Santamicone “Azael”
Figlio di Gianfranco e Anselma. Da piccolo ha fatto a botte con uno che faceva il bullo e rubava gettoni dalle cabine della SIP. Suo nonno e sua nonna facevano i mattoni in Molise e avevano sette figli. Lui né gli uni né gli altri. Scrive poesie e altre cose di felicità, su internet, soprattutto, perché quando scrive su word il correttore automatico fa un bordello con le cose sottolineate rosse. Odia i cani perché sbavano, ricambiato.
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